Bacon And Eggs

martedì 27 maggio 2014

Super Mario & co al luna park ed io .... Speriamo che me la Cavo!!


Come spesso succede diamo tante cose per scontate.
La nascita di un figlio rappresenta un momento determinante nella vita di ognuno. Ma è il crescere questi figli che ti fa definire l'essere veramente un genitore. 

E diamo per scontato che sarà intelligente come lo siamo noi, veloce nell'apprendere come lo siamo stati noi, coraggiosi come siamo diventati noi, prudenti come abbiamo imparato ad essere noi.
Ed invece ti scontri con una realtà che poco si avvicina alle nostre convinzioni.
A me capita spesso, per fortuna direi, di sentire forte l'esigenza di fermarmi dentro la mia vita ed osservare quello che sto combinando.
Ieri sera nell'anfiteatro del villaggio, dove stiamo trascorrendo una vacanza, tenevo tra le braccia la mia seconda figlia che a sedici mesi già si lasciava trascinare dalla musica e ballava e batteva le mani, ed evidentemente divertita ho cercato lo sguardo di mio marito seduto qualche fila dietro.
Ed al posto dello sguardo complice di mio marito mi schianto contro lo sguardo sofferente del mio bimbo grande.
Grande a 5 anni??
Beh del mio bimbo di 5 anni!!
In un'altra occasione, nella quotidianità di giornate frenetiche, avrei reagito a muso duro non tollerando e soprattutto non comprendendo il perché non riuscisse a divertirsi come tutti gli altri bambini.
Ma l'istinto stavolta è stato diverso e, fatto scambio di figli con mio marito, l'ho preso per mano.
Seduti davanti all'ennesimo suo bicchiere di sprite, ci siamo messi a parlare. 
Mi ha spiegato che gli danno fastidio i rumori forti e poi abbiamo parlato di tante altre Cose.
Mi sono seduta ad un bar con mio figlio a parlare con lui, 
Io sulla soglia dei 43 anni e lui dall'alto dei suoi 5 anni mi spiegava cosa significa essere un bambino. 
Da dietro quegli occhiali che da qualche mese completano perfettamente il suo viso rotondo, i suoi occhi svegli ed intensi e quel nasino scolpito in una rotondità all'insù, mi ha spiegato che essere genitori è saper essere una mamma per lui ed una mamma diversa per sua sorella.
Mi ha spiegato che se a 16 mesi lui ha iniziato a camminare mentre sua sorella già corre e si lancia senza indugio in piscina significa che lui è lui e che lei è lei e che quella brava ed intelligente e pronta a capire devo essere io.
Mi ha spiegato che lasciare il cellulare in un angolo e senza suoneria per stare con lui ad ascoltarlo cantare anche per la milionesima volta la canzone di pinocchio è un regalo che faccio principalmente a me.
Mi ha spiegato che non potrò esserci quando qualcuno lo prenderà in giro o quando farà a botte per la prima volta, ma che posso prepararlo a non prendere in giro chi sta male o chi è diverso da lui e che posso spiegargli che fare a botte non significa essere forti.
Mi ha spiegato che quando mi chiede la spiegazione di una cosa che non capisce preferisce che gli risponda che non lo so piuttosto che inventargli una bugia.
Mi ha spiegato che non serve arrabbiarsi se mi chiede il biglietto per passare dalla porta anche se sono carica di borse e con in braccio la sorella, basta solo dargli il biglietto invisibile e si passa vincendo pure un bel sorriso.
Mi ha spiegato che non basta averlo messo al mondo per dire di essere mamma, ma che serve 'studiare' ogni giorno e mettersi in discussione ed avere il coraggio e la forza di cambiare anche a 43 anni.
Mi ha spiegato che se avrò la fortuna di trovarmi tra 15 anni seduta ad un bar a chiacchierare con mio figlio sarà solo se avrò svolto bene il mio 'lavoro' di mamma.
Mi ha spiegato che se gli chiedo di chiudere la finestra per farmi un favore non c'è nulla da ridere se mi risponde " ma tutto io devo fare??"
Mi ha spiegato che è adesso il momento per imparare ad essere una buona mamma tra 10 o 20 anni.
Mi ha spiegato che i suoi pensieri saranno sempre e solo i suoi pensieri e che io non posso cambiarli ma solo cercare di capirli quando lui vorrà condividerli con me.
Mi ha spiegato che criticare le sue scelte non lo aiuterà a capire meglio ma solo a costruire un muro di incomprensioni.
Mi ha spiegato che la sua strada sarà solo la sua strada e le cadute che farà le farà da solo ed io potrò mettergli il cerotto se lui ne avrà bisogno e solo se me lo chiederà.
Lui mi ha spiegato tutte queste cose senza dirne neanche una ed io gli credo.
Come gli ho creduto quando mentre preparavo le decorazioni per la torta del suo compleanno mi saltellava intorno eccitato e gridando 'mamma questo è daBBero un capolavoro.'
Io gli sorridevo pensando 'sei tu il mio capolavoro, tu e la tua intelligenza vispa, la tua dolcezza innata e la tua sensibilità all'ennesima potenza".
Ed aspettando il giorno in cui sarà altrettanto fiero ed Orgoglioso della sua mamma....io Speriamo che me la cavo!!!


















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